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Storia della scuola

libro antico L’istituto sorge nel 1897 in via A.Costa.

La zona dove è ubicato l’edificio si presenta scarsamente abitata, occupata dal polmone verde della villa comunale, da pochi palazzi e da case basse, espressione dell’architettura dell’epoca. In via Cavallotti, oggi trafficata arteria della città, c’erano modeste abitazioni, soprattutto ad un solo piano. Il cuore “pulsante” della città è Piazza Sant’Oronzo e dintorni, cui l’istituto è vicinissimo.

Il Battisti, sin dagli albori, è guidato dal direttore Flaminio Javicoli di origini abruzzesi, longilineo e col baffetto; viene descritto come ” uomo tutto d’un pezzo”, severo con gli alunni ed appassionato cultore di Giuseppe Garibaldi.

 

ces_sto_-4-150x150  Il Primo Dopoguerra

In quel periodo la maggior parte delle famiglie versa in condizioni economiche disastrose. Il signor Andrea Greco, classe 1914, allievo del “Battisti” rammenta “Le famiglie avevano difficoltà a mandare i propri figli a scuola; all’epoca erano pochi i bambini che completavano la scuola elementare e molti abbandonavano dopo la seconda. In seconda si sostenevano gli esami del primo ciclo di studi elementari, mentre dopo la quinta si concludeva il secondo ciclo, con il conseguimento della licenza elementare. Le classi maschili nel primo ciclo erano seguite da una maestra, mentre dalla terza alla quinta da un maestro”.

 

libro2 L’insegnante poetessa 

In quel periodo la scuola si fregia anche della collaborazione della maestra Maria Attisani Vernaleone, donna colta ed intelligente. La Attisani ama molto la letteratura: compone poesie dialettali che legge spesso alle sue alunne. E’ una grande pedagoga, molto sensibile alle problematiche attinenti l’insegnamento. Collabora, infatti, con Lombardo Radice nella preparazione dei programmi scolastici elementari; è, inoltre, ideatrice di una “tavola aritmetica animata “, per mezzo della quale gli allievi imparano le tabelline servendosi delle figure disegnate sulla tavola.

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